Come fare i grani di Kefir in casaCome fare i grani di Kefir in casa

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Sei anche tu un amante del Kefir? Oggi ti spieghiamo come fare i grani di Kefir in casa.

Se non avete mai sentito parlare di questa bevanda, non c’è nulla di cui vergognarsi. In effetti, non si sente discutere spesso di quest’argomento, poiché la bibita di cui parliamo oggi, seppur alla base di molti prodotti presenti sul mercato, resta poco commerciale.Ad ogni modo, essa trova una dignitosissima collocazione nel mondo bio e del foodhealty.

Prima di proseguire facciamo un po’ di chiarezza.

Che cos’è il Kefir?

Il Kefir è una bevanda fresca probiotica. Essa viene realizzata essenzialmente con il latte, lo si intuisce soprattutto dal sapore che ricorda immediatamente quello dello yogurt. Bisogna comunque dire che questa bibita si distingue da tutti gli altri prodotti a base di latte per il suo gusto lievemente frizzante e per il suo invitante e dolce profumo.

Non è solo il sapore però ad introdurla nelle case degli amanti della healty-life, bensì le innumerevoli proprietà, ad essa attribuite, che scopriremo nel corso di questo articolo.

ll Kefir è un prodotto completamente naturale che nasce dalla fermentazione del latte, che sia intero o scremato poco importa.

Quali sono i benefici?

Il termine turco “keif” può essere letteralmente tradotto con la parola “benessere”. Le proprietà di questa sostanza in effetti erano già state intuite in antichità e oggi, con l’aiuto della scienza, sono state orgogliosamente confermate. Il Kefir influisce positivamente sul corpo umano poiché riequilibra la flora batterica intestinale e accresce le difese immunitarie. Esso – oltre ad essere molto consigliato alle gestanti per la presenza di acido biotico – vanta anche proprietà antitumorali e antibiotiche.

Come fare il Kefir in casa

Il Kefir si riconosce per la sua forma in granuli bianchi e ammassati. Attraverso la fermentazione questi si riproducono nel tempo, sdoppiandosi e aumentando di volume. Questa avviene in circa 24 ore (48 se prediligete un sapore tendente all’acido) e sempre lontano dal frigo. Per la preparazione si ha bisogno dunque del kefiran (granuli che potete acquistare o, come da tradizione, farveli regalare). Questi vanno messi in un barattolo di vetro contenente del latte (circa un cucchiaio in 250 ml di latte) e sottoposti poi a filtraggio con un colino a maglie strette. È molto importante che il coperchio del barattolo si appena appoggiato per favorire la fermentazione.

Dopo il filtraggio avrete ottenuto un ottimo kefir. La fase che segue è quella che maggiormente fa discutere. In molti a questo punto ritengono che i granuli vadano sciacquati con acqua corrente ma, come abbiamo appena detto, su questo punto si diverge facilmente: l’opinione è spezzata a metà, poiché c’è chi li risciacqua e chi crede che l’acqua possa portar via i batteri buoni dal kefir.

Se vi rendete conto di aver esagerato con le quantità, non è un problema: la parte che avanza può essere conservata in frigo ma sempre doverosamente chiusa in un barattolo di vetro. Il periodo consigliato per la conservazione non supera i 15 giorni.