Da bambini capita di porsi domande davvero bizzarre. Tra queste troviamo: perché il cielo è blu?
Durante l’infanzia si resta facilmente meravigliati. Tutto appare ‘nuovo’ e, dunque, da scoprire e indagare con avidità. È in questa fase di continua scoperta che sorgono gli interrogativi più assurdi e bizzarri.
Un bambino – durante gli anni della formazione – è capace di formulare un ‘perché’ per ogni passo compiuto. Sarà capitato anche a voi, durante l’infanzia, di tormentare i vostri genitori con domande a cui è difficile rispondere, e magari, adesso che siete cresciuti, sedete dall’altra parte.
Cosa fare, dunque, quando un bambino ci pone un quesito come: ‘perché il cielo è blu’?
Possiamo ignorare la domanda, farcire la risposta di fantasia o cogliere la sfida e farne un’occasione di crescita. Quante altre opportunità di venire a capo di una situazione tanto complessa avrai?
Nell’articolo di oggi proveremo ad dare una risposta esaustiva al tema. Pronto?
Perché il cielo è blu: una spiegazione scientifica
In realtà, questo tipo di quesito indica un’intelligenza molto spiccata e una curiosità capace di guidarci in ogni dove. In molti hanno provato a capire ed inquadrare i fattori che definissero la colorazione del cielo. La teoria che è riuscita a spiegare il fenomeno in modo soddisfacente fu quella avanzata da John William StruttRayleigh, un fisico britannico Premio Nobel che riuscì a formulare una valida tesi sull’argomento.
Il fenomeno che rende il cielo azzurro – oggi conosciuta con il nome di Scattering di Rayleigh – è legato alla luce del Sole. La luce solare è bianca, poiché contiene nei suoi raggi una miscellanea di tanti altri colori. Ciascuno di questi colori si muove con onde che hanno diverse lunghezze.
Nel momento in cui la luce si introduce nell’atmosfera terrestre, si imbatte con i gas dell’aria: a questo punto, i colori con le onde più lunghe riescono a disarcionare le particelle dell’aria e a proseguire imperturbabilmente il loro cammino.
L’azzurro – al contrario di colori come il rosso o l’arancio – ha onde più corte e per questa ragione, quanto incontra le particelle, si ‘frantuma’ e riflette in tutte le direzioni. Ecco perché i suoi raggi investono, ai nostri occhi, il cielo.
Perché il cielo cambia colore
A questo punto vi starete chiedendo: come mai allora il cielo cambia colore?
In effetti, siamo abituati a vedere il cielo di più e più tinte, spesso anche contemporaneamente.
Quando è terso sarà di un azzurro intenso ma ci basta spostarci un po’ o affacciarci alla finestra qualche ora più tardi, per vedere nel nostro splendido soffitto celeste qualche cambiamento.
Possiamo infatti trovarlo blu, rosa o indaco nelle giornate più promettenti. La domanda più diffusa in questi casi è: perché al tramonto il cielo si tinge di rosso?
La risposta dovrebbe, a questo punto, essere facilmente intuibile. Se il colore del cielo dipende dalla luce del sole, quando questo si sposta la tinta muta. I suoi raggi, infatti, raggiungono e attraversano l’atmosfera partendo da un punto di partenza differente e privando il nostro ‘tetto’ della sua luce celestiale.